Gli alberi sono come noi,
partono da terra
in cerca di sole
e dispiegano i rami
salendo verso il cielo.
Anzi ,
credo proprio
che noi siamo
come gli alberi:
grandi e possenti
con la chioma che s'allarga,
o sottili
e leggeri tra tanti,
piccoli e delicati
soli nel campo,
con rami festosi
esagerati nei colori,
o miti nella semplicità
di un giorno freddo.
Di certo nella mia infanzia,
un ciliegio,
alto e pericoloso,
da raggiungere
con una scala a pioli:
mille pomeriggi io ed il nonno
tra le fronde
a mangiare
e a sfidare la gravità
con null'altro in mente.
Negli anni dei quattro ancora bambini,
il pero:
alto e forte nella fragilità dei rami,
luogo di risate
con l'altalena,
prodigo di frutti (qui)
quando ce n'era bisogno.
Nei giorni vuoti,
quelli senza aria,
un cipresso
al profumo di limone,
imprigionato in un vaso,
in cerca del posto giusto:
fuori e vicino
per crescere,
per tornare a respirare.
Nell'estate,
quando i miei passi
m'han riportata lassù,
un pino cembro,
quello dei cinque aghi,
che nei miei pressi si fa foresta,
che sa salire
ed imporsi
nelle radure,
o che,
docile ai venti,
si sa piegare,
sfiorando il prato,
pur di vivere
e farlo in pienezza.
Oggi
sono lui,
un po' tozzo,
senza cima,
umile nel verde
ed in attesa.
Però
quando tornerà
accanto al caminetto.
per la mia festa preferita...
E voi che albero
siete oggi?
Noah,
per ora,
è questa clematide
(che non è un albero...)
di novembre,
poi si vedrà.
Magari
sarà
questo...
Isola di Lerins
Che bel post!!! Io oggi mi sento mutabile; come lo è un acero nei suoi colori... domani si vedrà! ;-)
RispondiEliminaciao
Aspettavo la tia opinione di esperto! Grazie!
Eliminache bel post Lorenza! Io non so che albero vorrei essere! Non avevo mai pensato ad identificarmi in un vegetale...
RispondiEliminagrazie e buon we
simonetta
Sei una grande! Grazie!
EliminaBuon we anche a te!
Un abbraccio