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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Si può fare

Ricominciare il tran tran non è facile. Soprattutto quando le temperature cambiano  e dopo mesi di tanto calore si vanno a cercare le maglie; oppure quando i risvegli mattutini sono ancora nel buio della notte e le cose da fare nel giorno sono molte,tutte assieme: idee da sistemare,progetti da organizzare, novità che si ha voglia di provare a casa e anche a scuola. In realtà sono io che da inguaribile disorganizzata lascio che questi pensieri si affollino ed spesso mi tengano sveglia nella notte. Non riesco mai ad abituarmi al consueto, a ripetere i passi, anche quelli collaudati: adoro cercare qualcosa di diverso, quel pizzico che mi fa saltare giù dal letto ed incontrare con gli alunni dicendo: "Oggi si farà una cosa speciale,vedrete!". Districarmi fra questo "troppo" non è facile, mi fa venire un sacco di dubbi, praticamente non so da parte cominciare. Per non parlare del tempo che mi pare se

Occasioni

Le occasioni vanno colte, soprattutto quando riguardano la famiglia. Mi spiego. Se il tuo ragazzo diciassettenne, ti chiede il sabato sera, prima di uscire con gli amici, di andare al mare  per salutare l'estate,per un ultimo bagno, con te ed il marito... con i genitori, (ho capito bene?), allora la risposta  è immediata e null'altro ti passa per la mente: un'occasione insperata, un sì convinto, senza se o ma, anche col brutto tempo, anche se ci saranno le code in autostrada. E'  raro che a quell'età vogliano semplicemente stare con te, godere del sole e del cielo , di un'acqua ancora tiepida e soprattutto tersa, di un giorno a chiacchierare, a ricordare e a ridere di avventure passate. Poi la sera tu pensi che è stato bellissimo, e lui nel silenzio tranquillo davanti al cellulare condivide con gli amici, gli scogli,l'orizzonte,il piatto di fritto di mare ed anche la nost

Sorridere

Ieri stavo camminando nella mia classe, di sicuro parlavo, passavo tra i banchi cercando di raggiungere tutti con lo sguardo, li vedevo attenti e partecipi, mi parevano soddisfatti, direi quasi contenti visto che poi era la penultima ora di scuola. Mi sono fermata di fronte alla cartina che sta in aula ed ho cercato con gli occhi Dallas; d'istinto l'ho toccata, quasi come se riuscissi a sfiorare il ciuffo di capelli del mio ragazzo americano, un gesto improvviso che ha bloccato le mie parole e che i ragazzi hanno colto. "Scusatemi,avevo voglia di accarezzare mio figlio..." Ed è così che abbiamo interrotto la lezione e siamo andati nel cortile a sussurrare alla Terra il nostro canto di guarigione. Non mi capaciterò mai abbastanza  di quanto sia stato semplice farlo con i bambini di quasi tutte le classi. Dopo attimi di incertezza, tipo piedi scalzi sull'erba, sole troppo caldo o viceve

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Si ricomincia...da una ghirlanda

Settembre per me è sempre un inizio. Essendo una maestra ciò è ovvio. Mi piace tirare fuori i libri della nuova classe, comprare quaderni e penne colorate, pensare alle prime attività,indovinare come saranno cambiati i ragazzi, cercare il materiale  e porre un poco di ordine nella stanza  che uso per programmare le mie lezioni. Gli anni passati,con i miei quattro , era d'abitudine riempire i carrelli della spesa con ogni sorta di cancelleria. "A che serve il quaderno ad anelli?" "A chi la penna sferografica?" "Chi ha bisogno dei fogli a protocollo e del quaderno pentagrammato?" Per non parlare dei grembiuli.scarpe di ricambio e cartelline trasparenti... Ora posso dedicarmi quasi esclusivamente alle faccende che mi riguardano, quindi via libera alle idee, iniziative o corsi di aggiornamento. Mirabile è stato il workshop di canto corale  a cui ho partecipato nei giorni scorsi,magari ne racc