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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Le piccole cose

Sono infilate nelle nostre giornate, messe lì apposta, per darci tregua quando sembra non finire, attimi di leggerezza, fatti di poco, insignificanti al primo sguardo distratto, colori, canzoni sussurrate in auto, emozioni solitarie, abbracci collettivi, incontri con amici, sorrisi sparsi per strada, venti caldi nel primo pomeriggio, cieli spazzati all'alba: le piccole cose sono spesso inaspettate e per questo più gradite. Magari oggi è il profumo di una farina viva, come m'ha insegnato una donna speciale. Ieri è stata la frase di una bambina: "Non è che non torni più se per caso stai un giorno malata...?". (sarò stata un po' minacciosa ultimamente?) Lunedì era la sorpresa della leggera clematide  fiorita contro il graticcio, poi gli iris che hanno trasformato il mazzo in casa in una sinfonia di primavera da tenersi in mente per ore. Queste piccole cose si nascondono un poco

Assetata

Non che sia finita nel deserto o che abbia una qualche estrema ragione di dissetarmi in questo giorno fresco d'aprile. Non è l'acqua che bramo. Ma è una condizione di me stessa di cui mi sono avveduta. Un continuo bisogno di qualcosa, una mancanza da riempire, l'esigenza di scoprire, inventare,imparare, provare cose nuove. Pensieri diversi, incontri con amiche speciali, serate sul web per riempirmi gli occhi di progetti, percorsi, parole, esperienze, emozioni. Così le mie giornate, già colme dell'ovvio che percorre quelle degli umani di queste parti (specie se femminili), devono dilatarsi, affrettarsi, pigiarsi per ricavare quei 5,10 minuti e se si è fortunati anche di più, per studiarsi un'idea. Molte volte cambiare progetto, essere delusi e poi inseguire altro, imparando e sbagliando. Questo mio stato d'irrequietezza del pensiero, della testa semp

Il Carnevale degli animali di Camille Saint Saëns (parte I)

Quando arrivò il carnevale (ma va così veloce il tempo?), andai alla ricerca di un alcunché di diverso da proporre ai miei bimbi in classe. Un'idea da distendere nei mesi successivi, che li attraesse, li facesse crescere ed emozionare, magari pure raccontasse o meglio descrivesse  il nostro mutevole mondo. E che eventualmente si potesse ascoltare, stando accomodati e frenando la smania di agitazione che solitamente percorre gli studenti odierni.... Sul web mille proposte, ma una mi colpì più delle altre: certo era abbozzata  e si doveva adattare al mio contesto, parlava di animali, dei loro movimenti, del loro stare qui con noi o anche senza; era divertente, era musica. "Questi ingredienti mi piacciono, ci provo!". Partì in tal modo il lavoro sul Carnevale degli animali di  Camille Saint Saëns. Immediatamente gli alunni lo adorarono; impararono ad ascoltare (no,niente

Un giorno diverso

Ti ritrovi in auto a Torino, un giorno terso di Aprile, e te ne esci da Manualmente con in borsa una raccolta di piccole cose. Tre le tante, esposte ad ingolosirti gli occhi, proprio alcuni bottoni, del cotone cangiante  nelle sfumature della sabbia d'estate, alcune perline di legno o di resina bianca, un nastro di pizzo dal sapore lontano, accessori per orecchini, tre rose dall'aria sfilacciata e una pecorella  un poco smarrita... Cosa ho in testa, nel senso di come utilizzare questo bottino ancora non mi è chiaro. La primavera mi confonde sempre,  troppa bellezza sparsa ai lati e non sapere da dove cominciare: dal giardino, i vasi sui balconi, la casa da rinfrescare, un nuovo lavoro al crochet per le sere ancora con la luce? Così inizi dal più bello dei tuoi pensieri in perenne frullo nella testa: un giorno con il piccolo. Torni a divertirti del nulla, ra