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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Il poncho rosso ed altre storie

C'era una volta una bambina a cui avevano regalato  un cappottino rosso: di quelli con il cappuccio e gli alamari per chiudere. Quasi subito, la bimba scoprì che era bellissimo infilarci la testa, lasciando fuori le braccia, già,  perché, queste servivano a manovrare la sua bicicletta, pure rossa. Per un intero inverno, o forse più, visto che cresceva lentamente e pareva sempre piccola, una sorta di Cappuccetto Rosso percorse così coperto lo spazio del cortile: ogni giorno e con qualunque tempo. Una sorta di libertà l'accompagnava, quando sola, come era ovvio, girava canticchiando tra cemento e terra in compagnia del suo poncho mantella. Quanti pensieri s'è fatta, quante storie ha fantasticato tra lei e il freddo che manco la coglieva. Ricordo che in quegli anni non s'ammalò in barba alle sgridate della nonna e dei vicini. Adesso , che nella s

Rosso di sera...

Nel catino aggiungo colori, quelli che giorno dopo giorno compaiono come una novità in questo inverno asciutto. Un'alba più rosa del solito, il blu di certi cieli a mezzogiorno, il grigio oltre i vetri della scuola, lo spoglio delle colline in cerca di bianco: basta un po' sospendere il nostro andare, per scoprire che la luce sta cambiando e qualche uccellino può sognare aria calda presso casa. Nel fermarsi, m'accorgo del troppo, veramente troppo, che si sta accumulando nella mia "craft room." Parto dal tavolo, regalo scovato lontano, per appoggiare i miei lavori, i "granny",per esempio e dove immaginarne altri. Poi gli scaffali, svuotati e riempiti in cerca di oggetti perduti e di nuove ispirazioni. Una catena di luci, troppo esagerata per essere riposta, illumina le sere con le mani sulla colla ed il Suo sguardo può finalmente

Freddo

E così arrivò il freddo. Con il sole che si leva tardi e non scalda, con quei cieli bianchi un po' sereni,un po' ghiacciati, con le persone veloci per via, chiusi in lane e cappelli. I colori paiono svaporati, sempre uguale è l'orizzonte al mattino, prima del lavoro. In un angolo, sulla scaletta porta tutto, ho voluto davanti agli occhi ciò che ci attende, alla fine di questi giorni d'inverno: le rose, i tulipani, persino l'aglio orsino che ora riposa sotto la brina. Poi un grappolo di fiori ad appoggiarsi al legno, perché di luce abbiamo bisogno ed il giallo  si può solo indovinare. Una catena tenuta assieme, come piace a noi, la sera accanto al fuoco, vicini e, a volte ,raffreddati.... Le accendiamo, ci accomodiamo in cerca di colori. Che poi, a ben guardare, se ne trovano, attraverso nebbie e fumi sopra le case. Allora mettiam

Ghirlanda al crochet:inverno

I giorni senza fretta sono un ricordo. Il 2016 è partito subito riempiendo pagine di lavori per la scuola, per la famiglia, per il nuovo che mi frulla in testa e per quello che mi raggiunge senza neanche averlo pensato. Devo mettere un po' di ordine. Non facile per una come me. Poi vedo la sua ghirlanda , difficile ,impegnativa e bellissima, e penso che posso  posare un po' di bellezza alla porta. Trovo la base, pronta per essere ritirata dopo le feste, adatta, "polverosa e fredda"  quanto basta. Ricordo di essere in inverno. Via via si sistemano tra i rami intrecciati e le stelline, i fiocchi di neve, gli ellebori, le foglie, le pigne arrotolate, i tralci di pino, i ghiaccioli pendenti a gelare l'insieme. Naturalmente deve esserci anche un uccellino, di quelli che vagano sugli alberi spogli, pronto ad affrontare il difficile, ma

Inverno: scaldacollo e fiocchi di neve

Giorni fragili, questi, in bilico tra la nostalgia per le feste appena trascorse e il nuovo da scoprire avanti. Giorni d'inverno con nebbia e un poco di freddo fuori e tante idee e progetti per la testa. Si comincia al mattino presto, ancor prima della sveglia: mi sovviene un handmade per salutare la stagione, un racconto da inventare per i ragazzi in classe, un qualcosa per tenerci al caldo. Parlando di cieli, attraversati da colori e venti lontani, ho sentito il bisogno di fornirmi di uno scaldacollo, morbido, leggermente cangiante, tra il grigio, l'azzurro,il verde ed altro. Da usare fuori. Da posare sulle ultime luci rimaste. Mezze maglie alte a coste , per creare un motivo nella lavorazione ad anello. L'orizzonte resta però terso, senza neve. Non mi resta che farli di lana, fiocchi  piccoli,grandi, in fatture diverse da appoggiare al pino tornato fuori