Non so se capita anche ad altri,ma quando mi trovo davanti a qualcosa di bello, dopo una prima fase di stupore,di gratitudine,di silenzio,di assoluta serenità, la mia mente comincia a macinare parole ed emozioni senza soluzione di continuità, cioè una legata all'altra. Mi spiego. Non è che comincio a parlare a perdifiato,anche perché il più delle volte sono da sola: attardata nel percorso rispetto agli altri,oppure semplicemente troppo assorta nei pensieri. Spesso comincio ad immaginare di vivere lì, al di là di un cancello, oltre la siepe, sul promontorio che guarda il mare, sul fondo di un vialetto, seduta su un prato antistante una casa, sul muretto tra il glicine in fiore. Riesco a visualizzare una giornata,lo svegliarsi,l'agire sotto il sole,aspettare la sera. Tutto pare ispirarmi e soprattutto mi permette di imbastire storie ,di alterne vicende ,ricordando i particolari di un muro,di una finestra,una porta.
Diario di una mamma,nonna, maestra col pallino dell'uncinetto e non solo...