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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

S'impara (parte II)

E gli altri? Sono arrivati dopo. Non avevo ancora finito d'imparare. E poi non avevo ancora ottant'anni. Lorenzo,  il più tranquillo  ed allegro bambino  che una mamma possa desiderare: riccioli ed occhi grandi. Un cuor contento dal sorriso contagioso  che mi ha insegnato a fare dopodomani  quello che si può fare oggi, perché non si deve sempre agire, moltiplicare le forze, impegnarsi nella soluzione, trovare  la via... A volte i fatti vanno a conclusione nel miglior modo, senza di te! Certe mattine, in bici, a caccia di escavatrici, pale meccaniche  ed asfaltatrici  mi hanno insegnato  che la bellezza si può nascondere in ogni dove, anche in una strada appena tracciata. Si può fare. Tommaso, il più complicato  ed intelligente bambino  che una mamma possa desiderare: capelli biondi,occhi nocciola. Un'instancabile creatore di domande  in cerca di risposte esaurien

S'impara (parte I )

Mi piace imparare . Da sempre. Vivendo l'infanzia accanto al nonno Lorenzo non ho potuto fare altrimenti. Lui si beava di ogni cosa imparata, -Ogni giorno una nuova... diceva. Poi a ottant'anni suonati, quando la nonna era "volata" via con la testa, aveva addirittura imparato a cucinare, lui che non sapeva cosa fossero i pomelli del gas  e dove erano riposte le pentole: le sue minestre divennero leggendarie! S'impara da tutto e da tutti... Da se stessi, dai successi, dagli sbagli, dai genitori, dagli amici, da chi incontri sulla strada, dal web , dalla scuola (forse andava citata prima!), dagli alunni (mentre insegni ad imparare...), dal maritino, dai figli . Quando ero in attesa di Maria Sole mai avrei pensato che il suo arrivo fosse la più sconvolgente, la più potente, la più efficace, la più attraente, la più gratificante fonte d'apprendimento per la mia vita, (credo

Flowers

I fiori ci parlano. Ci raccontano di giornate assolate, di notti corte tra grilli e lucciole, di venti freschi che al mattino portano via la rugiada, di acquazzoni violenti e di piogge leggere... Ci parlano di come hanno conquistato il loro diritto alla vita in mezzo a mille altre erbe  od invece come sono stati accuditi da giardinieri premurosi  o ancora come sono scampati ai morsi voraci dei caprioli. Ovunque si trovino: nei giardini, nei prati, sulle bancarelle, in mazzi alle casse dei supermercati, sui cigli delle strade, nell'incolto del mio vicino.. I   fiori riescono a dirci qualcosa. Ed è per questo che mi piace portarli in casa. Disseminarli nelle stanze per udire il loro parlare. A volte ho bisogno del chiacchiericcio , anche un po' esagerato di colori,forme e profumi  che sanno di "bella stagione", di giornate lunghe, di allegria d'amici attorno al tavolo; alt

Grandparents ' wreath

In inglese un po' per "stupire" il mio ragazzo americano  e un po' perché  è così che trovo sul web le mille ispirazioni per la mie nuove ghirlande. Osservando in giro per la casa (mi piace recuperare oggetti ed accessori), ecco cosa serve per questa  ghirlanda diventa-nonni. Un cuore di midollino, lana di diversi colori, stelle di legno grezzo, due piccoli gufi di metallo, medaglioni di madreperla (recuperati da un vecchio faro comprato al mare), uno scampolo di panno lenci, un piccolo pulcino trovato come sorpresa nell'uovo di Pasqua. Naturalmente come compagna fidata ho la mia  colla a caldo! Iniziamo avvolgendo la lana attorno al cuore ,con calma ,  facendo passare un filo accanto all'altro. Si usano i colori a seconda dei nostri gusti e basta fissare l'inizio  e poi la fine di una tonalità con un nodo. Io ho cominciato dal cielo perché ,si sa,è lui che regge il mondo. Poi ho continuato avv

Arrivi

Di partenze... .tante. Di arrivi... s'incomincia. Gli arrivi dopo aver immerso gli occhi nel blu cartolina (non sempre in questa estate nuvolosa), dopo aver gustato orizzonti nuovi e compagnie di amici speciali, dopo aver colto la brezza del mattino sulle onde  e il il silenzio appisolato delle marmotte sui pendii erbosi... Ebbene,questi arrivi non sono così difficili, perché è bello ritrovare la propria casa, il mazzo d'ortensie appoggiato al tavolino, le stanze profumate di tuo ed in ordine(dipende da quanti sono andati via e quanti sono rimasti), i tuoi progetti posati nelle scatole ed ora pronti per essere realizzati con energie nuove(si spera). Esiste poi un arrivo senza deroghe che ci attende: il primo giorno di scuola... Per i piccoli "  una linea d'ombra " da cavalcare, per certi genitori un sollievo dopo tanti pomeriggi da riempire, per noi maestre un inizio, un pezzo di storia personale (propria e

Lasciar andare

Anni fa ebbi la pensata di far portare a casa per Natale ai miei alunni un dono vivente :un vasetto con dei narcisi fioriti. -Si "forzano". Dissi saputa in classe e dopo uno stazionamento nel mio frigo,furono piantati con dovizia dai ragazzi e posti sui davanzali . Loro però,i bulbi,non ne vollero sapere e così misero foglie belle,lunghe,verdi e nulla più. Cominciai a dubitare delle mie doti di giardiniere e siccome ancora non conoscevo  Simonetta  m'inventai mille spiegazioni senza capire dove avessi sbagliato. Così passarono i mesi e finalmente i narcisi "ribelli" fiorirono e furono portati a casa per Pasqua. Proprio quando i loro "fratelli",quelli piantati fuori,dormienti sotto la neve dell'inverno,avevano deciso di colorare le nostre aiuole. Una mia allieva,ancora con il vasetto profumato in mano,sull'uscio della classe mi disse sorridendo: -Sai maestra,forse dovevi solo lasciarli andare,loro erano fatti per fiorire oggi.

Lorenzo...

Lorenzo era mio nonno,un uomo antico dagli occhi sapienti. Aveva un'energia unica e sempre nuove idee. Non si spaventava di nulla e ad ogni passo m'insegnava qualcosa: sulle piante (le più amate),sugli animali e sulla vita. Ho trascorso al suo fianco un'infanzia memorabile,fatta di piccole e semplici cose a cui lui dava un senso tutto speciale. Potrei scrivere pagine e pagine (e forse lo farò) sui suoi racconti,sulle sue spiegazioni che io,come prima nipote,ho avuto in esclusiva. Io & nonno Il giorno in cui mi sono laureata mi ha detto: -Adesso puoi fare tutto ciò che io non ho potuto realizzare.. Non so se ho seguito i suoi consigli,però so che ho chiamato il mio primo figlio maschio come lui perché non vedevo altrimenti. E poi sono certa che la festa che abbiamo organizzato la scorsa domenica per il mio Lollo un po' americano,gli sarebbe piaciuta,un sacco. Grazie nonno Lorenzo. Auguri.

Si può scegliere

Si può scegliere,in un pigro giorno d'estate,d'accendere il computer per trovare qualche nuova idea,per la casa,per il lavoro d'insegnante...ed invece finire in un mondo sconosciuto ed affascinante. Si può scegliere di tornare l'indomani in quel mondo e scoprire la bellezza,la ricchezza,la profondità di tante donne che nel mondo scrivono,fotografano,progettano,creano delle vere e proprie meraviglie:i BLOG. Si può scegliere d'incominciare ad imparare da loro,dapprima un po' timidamente e poi sempre più convintamente...tanto che in famiglia cominciano a chiedersi... -Che cosa è successo...Dove hai imparato? Si può scegliere di scrivere,di commentare i post delle altre creatrici di bellezza e ci cominciare e conoscerle:in casa vengono chiamate per nome! Si può scegliere d'incontrare queste blogger(imparando anche un po' di lessico...) e di trovarle ancora più speciali di quanto si credesse(vero  Irene ?). Si può scegliere di continuare