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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Il regalo

Tutti gli anni, quando si avvicina il mio compleanno vedo il maritino nel panico. Non che io sia esigente (no...?), ma la mia mutevolezza, condita con una buona dose di audacia, lo rende insicuro. Negli ultimi tempi si è avvalso dell'aiuto delle figlie grandi: "Papà seguici,noi sappiamo!Tu porta il bancomat!". Non stavolta. Il regalo che vorrei, anzi che già ho ,  è nel garage di casa, proprio il tavolo-tronco: la meravigliosa lastra, profumata ed esagerata in Cedro del Libano. Per lunghe sere il maritino l'ha addomesticato, togliendo il di più, levigandolo  fino a sfinimento. Poi (come racconterò nei dettagli) l'ha verniciato per renderlo adatto alla cucina e a quanto  gli gira attorno. Mancano le gambe, ma anche a questo ci sta lavorando. In definitiva ciò che manca al mio regalo è di salire su di due piani: il peso pare spaventare anche i più forzuti. Credits Que

C'era una volta

C'era una volta una classe di bimbi che informati dell'arrivo "anticipato" della primavera proprio il 20 marzo 2017 e precisamente alle 10.28, chiesero, tanta era la loro voglia di nuovo e di sole, di fare un conto alla rovescia fino al momento esatto dell'Equinozio, per poi esultare in un "Wow" collettivo. Se poi il traguardo coincideva  con l'intervallo nel cortile, l'esultanza pareva doppia. La gioia e  la vivacità coincisero con la bellezza del momento. E poi c'era una volta un grande albero di mimosa che cresceva indisturbato nell'incolto del vicino. Tutti gli anni, senza cure o protezioni, affrontava i nostri inverni piemontesi, in realtà non così rigidi, e si ammantava di luce e profumo durante il mese di marzo. La prima cosa da vedere al mattino e l'ultima da salutare nel buio della notte indovinando la sagoma contro il cielo. Ma, un

Panta rei

A volte ,senza che ce ne accorgiamo, le cose arrivano e ci stupiscono. Può essere la fioritura magnifica e profumata della mimosa sulla collina. Una settimana prima se ne stava lì, quasi dormiente, verde e leggermente punteggiata di giallo, poi, un mattino, il fulgore ha riempito gli occhi. Prima di andare al lavoro ci voleva questa immersione in colore e profumo. Tant'è che mi è venuta una pazza voglia di indossare qualcosa di giallo... forse per portarmi in giro questa sensazione di bellezza. Ugualmente è accaduto alla magnolia: ogni anno pochi fiori e un aspetto sofferente. Invece, in un paio di giorni caldi e sereni, un tripudio rosa l'ha colmata: è arrivata persino in casa elegante e raffinata. Magari, vai al Lidl per fare le spese e ti imbatti in un cotone variegato, primaverile e leggero. In men che non si dica, con poca spesa, incominci a realizzare dei sottopiatti

Qualcosa di rosa

Come è possibile che sia già tornata la domenica? Mi pare che i giorni si rincorrano ed io li insegua cercando di infilare qualcosa di buono nelle ore che vivo. Sento il richiamo ad agire, a progettare, a realizzare che inizia già a frullarmi in testa al mattino presto e poi continua. La mia testa viaggia ovunque e non sempre le mani, il corpo e soprattutto il tempo riesce a bastarmi. Mi sento un po' tirata da tutte le parti e forse questo troppo non mi permette di fare bene ciò che più mi sta a cuore. Sfrutto ogni momento e la sera, quando vorrei fermarmi davanti alla giara, con l'uncinetto e poco altro, mi addormento. Come dicono i miei, una nonnina... Che poi è pure vero. Comunque questa maglia l'ho finita. Un lavoro non facile per me, trovato qui e un po' adattato alla mia lana leggera. Quasi un pizzo o meglio un maxi Granny per il davan