Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.
(Un consiglio,fate partire la musica.)
L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi.
Adoro questi momenti.
L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima.
Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio.
Questo è febbraio,dicono i ragazzi.
Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo.
Assieme annotiamo tutto.
Quasi a voler indovinare,il non detto di questo dipinto.
Una gara tra loro garantisce l'esattezza della descrizione che poniamo a lato dell'immagine sui quaderni,posso dirlo,mai così congelati.
In primo piano,è facile...anche io vecchierella e un po' accecata mi accorgo dei cacciatori,della stanchezza,dei cani,della locanda con l'insegna traballante,del fuoco alto e vivo,della bimba che osserva,degli alberi scheletriti,degli uccelli neri e del pendio che scende:
"Maestra è facile,nel cuore sanno di essere arrivati,quegli uomini".
In secondo piano,più indietro,sullo sfondo in alto...questa è una caccia al tesoro che ci impressiona;i ragazzi trovano angoli nascosti,figure,case,cime erte,bianco,bianco e poi bianco che copre i fatti di quell'ordinaria,varia ed accurata umanità.
Quando siamo soddisfatti,una pagina di parole definisce "I Cacciatori nella Neve" ,un dipinto olio su tavola (117x162 cm) di Pieter Bruegel il Vecchio, datato 1565 e conservato nel Kunsthistorisches Museum di Vienna. È firmato "BRVEGEL M.D.LXV."
Questo non ci basta:adesso ci attende la SCRITTURA CREATIVA,la nostra preferita.
Immagino di essere un personaggio del quadro e racconto.
Anche io ci penso, mentre li osservo intenti a cercare il bambino,la donna,l'uomo di cui raccontare la giornata,la famiglia,le gesta.
"Ho una preda sulle spalle;la caccia non è male,è cibo.Adesso sento la fatica nei piedi,il racconto di una giornata nella testa,la voglia di tornare,di essere accolto da un abbraccio,da un fuoco caldo:oggi è un buon giorno."
"Non è stato facile,pensavo di non tornare quando la tormenta ci ha colti lassù sul crinale:pochi passi e io ed i miei cani possiamo posare le nostre stanchezze tra visi amici.Per il cibo sarà un'altra volta..."
"Diamoci da fare,si sta preparando un'altra tempesta e la notte sarà lunga.Finamo di cuocere la carne.Stanno arrivando i cacciatori."
"Non ho la forza di sollevare lo sguardo,sento il vento e gli uccelli tra i rami,sento la solitudine delle mie poche forze contro questo mondo che ci è così ostile:almeno una sosta,qui nella locanda e magari tornerò a sperare."
"Sono solo una bambina,gonna lunga e zoccoletti di legno, però mi piace starmene qui davanti alle fiamme.Non sento il freddo e poi imparo.I miei dicono che tra pochi anni dovremo occuparci della locanda.Questo inverno non vuole finire.A me non dispiace."
"Come è che la mamma ci ha lasciato uscire oggi pomeriggio?Forse perchè abbiamo già eseguito tutte le nostre incombenze o forse perchè questa è la nostra ultima stagione da ragazze piccole e poi cominceranno anche per noi i pensieri dei grandi!Dai scivoliamo sul ghiaccio e ridiamo forte così facciamo scappare gli uccellacci neri che ci stanno a guardare sui rami."
"Bene,ho imparato l'anno scorso a giocare a Curling e sto per vincere tutti i miei compagni.Chissà se papà tornerà con una preda stasera.Da giorni è sparito nella foresta e vedo la mamma imapurita,sempre davanti alla casa a scrutare la collina.Comunque io ho vinto e per adesso mi basta."
"Sono tutti fuori oggi,c'è una strana quiete che precede la tempesta.Come se non ci fosse già stato tanto freddo in questo inverno che non vuole finire!Mi sa che vado in chiesa,preparo per la funzione della sera e per chi riuscirà a venire.Una preghiera potrebbe aiutarci."
"Lo sapevo.Il camino andava riparato la scorsa estate,ma il denaro non c'era ed adesso ci ritroviamo con le fiamme sul tetto.Almeno ci fosse qui il mio figliolo:con la sua forza ed il suo ingegno risoveremmo tutto,ma ancora non è tornato dalla battuta di caccia e tutto questo mi fa pensare al peggio.Ci proveremo noi.Mi toccherà salire e cercare di spegnere le fiamme;tu moglie aspetta e fai per un momento pensieri felici ."
"Certo che abitare in un castello ha i suoi privilegi.Abbiamo cibo in abbondanza,grandi camere,vestiti spessi e caldi,e possiamo guardare dalle finestre gli affanni degli altri.Oggi siamo andati a giocare sul ghiaccio del lago ed il freddo è più pungente del solito.Ma noi siamo ricchi,almeno così dice mio padre e questo lo fa sorridere."
"Sono partito all'alba.Un mattino di febbraio come tanti ,ho lasciato la mia casa,il villaggio che mi ha visto diventare grande.Davanti ho campi ghiacciati,bianco ed ancora bianco finchè l'occhio può reggere.Molto lontano so che troverò la mia strada.Forse in città,forse oltre la distesa del mare lucido ed immobile ci sta il mio futuro."
Come ho potuto ,ho ricordato le storie che i miei ragazzi hanno trovato tra le righe,i pieni,i vuoti,le sagome sperse nell'ampiezza di questa distesa di umanità.
Mi hanno chiesto di aggiungere una musica.Li ha aiutati.
Proviamo ogni tanto a lasciare che la bellezza ci guidi.
LORENZA
Bellissimo lavoro! I tuoi alunni sono molto bravi, ma anche molto fortunati ad avere un insegnante come te.
RispondiEliminaDavvero un gran bel lavoro il tuo... e quanto è importante la lettura delle immagini a cui li stai abituando. Credo di non avere mai guardato con tanta attenzione alla vita che scorre nel fermo immagine di un'opera pittorica. Ora lo farò.
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