Passa ai contenuti principali

Il ramo e la festa

Stanotte ha fatto vento.


Il cielo si è pulito
e nell'aria
gira il sapore
dell'estate che termina.


E' arrivato il momento
di organizzare una festa al tramonto.


Un saluto
ai giorni caldi,
un auspicio per i dì che verranno,
un abbraccio per lui
che ha 18 anni
e poco alla volta
ritrova la sua casa.


Allora il ramo spezzato
diventa sospeso
tra i fili del terrazzo:


nastri e fotografie
ricordano,
emozionano,
parlano
di una stagione
travolta
da mille onde
e da piccole
increspature.


Tra le foglie,
già un po' ingiallite
e le ghiande,
ognuno
potrà trovarsi,


ammirare,
accomodarsi
aspettando ciò che viene.


In volo,
in questa aria trasparente,


volteggiano
le storie di chi amo
e di chi si trova dietro il mirino.


Mi piace 
la confusione
dei sorrisi sparsi
sul ramo.


Che la festa cominci...



Commenti

  1. Riesci sempre a rendere fiabesca ogni data da ricordare: che siano festività, serate in compagnia, compleanni! Sei un vulcano di idee ed oltretutto non banali. Ciao Lorenza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il tuo commento ha rallegrato l'intera serata....Grazie e ciao!

      Elimina
  2. Grazie di essere passata da me e grazie per questo racconto, mi ha fatto tornare bambina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che meraviglia ricevere un tuo commento!!!
      Grazie!
      Un abbracio

      Elimina
  3. Un bellissimo post Lorenza, delicato ma profondo. Tanti auguri al tuo piccolo uomo, e un abbraccio a te :-)
    Viviana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie,grazie,grazie....terrò i tuoi auguri nel cuore fino a stasera quando ci sarà la sua festa!!!
      Un abbraccio

      Elimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.