Passa ai contenuti principali

Giugno:il parco di Racconigi



Il tetto verde
sotto cui andiamo,


lì ,scuro tra i raggi di ombra necessaria,


là, smeraldo nelle più varie sfumature
per rallegrare i nostri visi sollevati.


Un mattino di giugno,
nel parco,
calpestando erba,
raccogliendo il mutare delle foglie.


Alberi giganteschi
dai tronchi scolpiti,
anni a guardare
il passaggio di uomini:
un tempo,
re e regine,
oggi 
noi comuni
in cerca di aria
su cui posare
i pensieri.


Forse troppi.


Tessiture inaspettate contro la luce,
profumo di aglio orsino al passaggio:
come capire la bellezza 
che si trova 
nel semplice
di prati,
sentieri,
altezze,
piccoli specchi d'acqua
dal sapore trascorso.


Nei pressi è facile
immaginare
altri che han calpestato 
questi luoghi,
trovando il nostro medesimo
godimento,
magari in un fruscio d'abiti lunghi
o su carrozze lente,
senza fretta.


Sedie in attesa,
riparate da ombre gentili,
costruzioni di usi passati,
chiuse con i loro segreti.


Linee aperte,
spazi limitati
da boschi invadenti,
tratturi appena accennati
tra le fronde inselvatichite.


Quasi assente la mano dell'uomo,
il verde cresce indisturbato,
prendendosi le libertà un tempo negate.
Forse un bene.
Di certo,
oggi,
è bello essere qui.


Benvenuto
giugno,


Parco di Racconigi.

Commenti

  1. benvenuto giugno, dopo un maggio piovoso, a tratti quasi freddo.
    oggi esplosione di sole, di cielo blu, di caldo.
    Alle cinque ho visto calare la una piena.
    alle sette già camminavo, io, qualche podista ed una marea di merli.....passeggiata benefica.
    poi preparo la camera, che tra due giorni arriva la mia bimba, la sua meravigliosa pancia e, soprattutto,arriva il mio Unai.
    Camera da spolverare, ma i suoi giocattoli sono pronti, il pallone per giocare in corridoio con lo zio Tommi, i pesci da buttare nella vasca per il bagno.
    scusa, sono andata fuori tema...e' che l'idea dei miei amori che arrivano mi fa proprio andare fuori tema!
    Emanuela

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I tuoi commenti non sono mai fuori tema...raccontano storie e mi piace molto sentirle...
      Un abbraccio

      Elimina
  2. Bellissimo il tuo post e ben commentato... Brava, un caro saluto ♥

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. Grazie,adoro leggerti e ammirare le tue creazioni!
      Un abbraccio

      Elimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l...

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass...

Il Cammino dei Re Magi

C'era una volta un gruppo di amici. Erano dei Re ed avevano molteplici incombenze: consigli da elargire, direttive da annunciare, cerimonie da presiedere. Nonostante questo,la loro inclinazione profonda era ben un'altra. Mai completamente appagati, erano sempre pronti ad alzare lo sguardo, a porsi delle domande e a partire. Dunque erano spesso in cammino. Insieme discorrevano,osservavano,riflettevano od anche stavano in silenzio lasciando che i passi parlassero in loro vece. Ciò non stupiva nessuno. Erano Magi, tipi insoliti,decisamente inquieti, studiosi del mondo e del suo divenire. Poi accadde quella volta. Erano in un deserto spazzato dal vento del Sud, in una notte silenziosa e la videro: la stella più lucente mai sorta proprio sull'orlo dell'orizzonte. Così decisero. Dal momento che erano Re non vi  fu nulla da dire. Partirono. Fu un viaggio lungo,pieno di difficoltà. Attraversarono lande desolate, boschi fitti, rocce infinite di tempi antichi, sabbie roventi, alt...