Lui si chiamava Francesco
ed era mio nonno.
L'altro,
quello che non ho mai conosciuto.
Di questo nonno
mi resta poco.
La foto ingiallita
con il suo sguardo lontano,
i racconti di mio padre.
Un uomo mite,
generalmente silenzioso,
dalla pelle chiara
e i capelli rossicci.
Una passione per il ciclismo,
quello epico,d'un tempo
ed una piccola bottega
per riparare le biciclette.
A volte l'ho immaginato
vicino,
durante la mia infanzia:
avrebbe potuto insegnarmi l'equilibrio
senza rotelle,
accomodarmi in un baleno
la camera d'aria o lo sterzo
difficile da manovrare.
Di certo
avrei ascoltato
la sua mitezza (merce rara)
e chissà che avrei imparato...
Adesso cerco nei miei figli
e in chi è venuto dopo,
d'indovinare un lineamento,
una somiglianza,
anche remota.
La calma di Lorenzo,
l'incarnato chiaro di Maria Sole,
i capelli dorati di Tommaso,
il silenzio di certi pomeriggi con Benedetta,
la bellezza di pedalare veloci,
ridendo ,
con il piccolo.
Invece...
Lui,
Francesco,
è stato ucciso il 29 aprile 1945
in un'assurda rappresaglia
nazista
a guerra ormai finita.
Lì
nel suo paesino del cuneese,
lì
sopra la sua bottega,
lì,
con negli occhi ,
l'idea che fosse finita.
E' questo ciò che mi ha lasciato.
Da non dimenticare.
Tutti.
Mai.
Ciao nonno.
Un abbraccio forte !!
RispondiEliminaGrazie,sei proprio speciale!
Eliminaio non ho conosciuto i nonni, solo le mitiche nonne.
RispondiEliminaNonno Mario, nonno materno, morì a 40 anni, per una banale infezione post operatoria.
L'ho visto solo in fotografia: alto, molto alto, bello, molto bello.Mamma racconta di quanto fosse carismatico, esuberante.....aveva grande successo con le signore e signorine......
Cerco la sua somiglianza, come te.
Tommaso gli somiglia tanto. Gli occhi. Marchio della famiglia, occhi enormi, bellissimi, sicuramente i più belli della famiglia.
un abbraccio Emanuela
I tuoi racconti sono bellissimi e riempiono il cuore,grazie d'esserci!
EliminaUn abbraccio
Io i miei nonni non li ho conosciuti sono morti prima che io nascesse. ,mi sono sempre immaginata un rapporto con loro due cosìdiversi ,uno siciliano l altro campano,e soffro nel vedere quanti attimi preziosi si perdono i nonni dei miei figli.Io speriamo che rriuscirò ad essere presente nella crescita dei miei nipoti.valentina
RispondiElimina