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Il giorno seguente

Dopo i giorni dell'attesa,
dei preparativi,
dei doni da cercare,
delle liste da ultimare,
finalmente
è arrivato 
il momento di aprire la festa.


Quindi i canti in chiesa
con il
"Gloria in excelsis deo" 
da intonare
e poi a casa,
di corsa,
per non farsi trovare impreparati.


Sul tavolo vestito di rosso
si è riunita la famiglia
e dal paté di tonno
al crumble di mele con gelato,
ognuno di noi
si è sentito al posto giusto:
risate,
chiacchiere,
ricordi,
nostalgie
e magari capricci
di chi 
è sempre al centro dell'attenzione,
tranne quando dorme
o mangia.


Poi è arrivata la sera,
la quiete tra le stanze,
i regali da provare
e nuove idee
da sperimentare,
per essere pronti
al giorno seguente.


Subito,
nel cuore della notte,
un abbraccio
per chi è tornato
per un poco in America,


poi passeggiate
sotto un cielo troppo blu
quasi di primavera,


momenti senza fretta
davanti al caminetto
per altri progetti,


per girovagare sul web
salutando vecchie amiche 
o trovandone di nuove,


per coccolare i gatti,
per avere bei pensieri.


Solo per un po'.

"Hark! the herald angels sing,
Glory to the new born King!"




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