Passa ai contenuti principali

Expo wreath

Un'idea al mattino presto.


Gli occhi ancora nei sogni
ed alcuni pizzicati
nel dreamcatcher volante sul letto.
Questa volta la ghirlanda
seguirà una ricetta:
saranno i colori a guidarmi.


Prima uno sguardo nella dispensa,
poi un po' di stupore in giardino:
si può cominciare.


 EXPO WREATH

INGREDIENTI

Intreccio grezzo di tralci di vite.
Colla a caldo con ricariche a volontà.
Fiori di tessuto, 
per imitare ciò che esplode al di là della finestra.


Foglie essiccate d'autunno:
che fortuna averle conservate!
Bacche,funghi,ricordi natalizi
sempre in attesa del tempo giusto.


Caramelle e dolciumi di varia foggia:
tentazioni nei momenti di stanchezza.
Pasta secca:
farfalle e spaghetti 
che oggi non verranno messi nei piatti.


Farina ,riso e mais 
chiusi in sacchetti da piccoli nodi.
Albicocche e susine disidratate:
da troppo tempo senza uso.
Popcorn rubato ai ragazzi e ai loro film.


Coltelli,forchette,cannucce
per picnic d'estate.
Conchiglie ed un granchio
che non è salito sull'Arca di Noè.
Un angelo e un po' d'azzurro
per ricordare da dove tutto arriva.


Naturalmente qualcosa di vivo
come il rosmarino e l'edera
ed altro che
l'occhio scova in giro.



PROCEDIMENTO

Andando verso destra,
dividere in 5 spazi il rotondo
partendo dal bianco
per arrivare al rosa.


Ogni tratto qualcosa che nutre,
qualcosa di dolce,
qualcosa di fiorito,
di profumato,
di colorato,
a coprire,
a stare vicino vicino.


In alto,
tra l'azzurro,
il nastro blu per appenderla.
Manca un ultimo tocco:
in bianco e nero
perché di colori si può
fare indigestione.


Il logo attraversa la ghirlanda
che viene appesa:
si gusta appena fuori dalla porta.




"Feeding the planet,energy for life"

Ed i bottoni?
Non ho potuto resistere.


Commenti

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.