Allora,
cominciamo dall'inizio.
questa lastra di Cedro del Libano
abbandonata in una segheria
ed è stato
E' venuta a casa nostra
e per più di un mese
il maritino
ci ha lavorato,
praticamente sempre da solo.
a mano
e poi con mezzi meccanici
riempiendo il garage
Così è diventato lucido
con i bordi smussati,
togliendo le parti più grezze,
ma lasciando tutte le sue bellissime
imperfezioni.
ci siamo dedicati
alla ricerca di una vernice,
olio o quant'altro
Essendo un tavolo da cucina,
abbiamo optato per una vernice acrilica
MaxMeyer,
satinata,
impermeabile
capace di proteggere il legno
Dopo l'asciugatura,
la lastra era pronta,
mancavano le gambe:
belle di ferro,
ardite in vetro,
originali con il legno.
un modello dal disegno particolare
che il maritino era capace d'eseguire.
a Pasqua,
non ci restava che far salire
il tavolo
attraversando una rampa di scale e
un pezzo di giardino.
i circa 200 kg
e 2,80 m di lunghezza
scoraggiavano anche i traslocatori
più intrepidi.
una squadra d'omoni
incuranti del peso
e che,
pare senza sforzo ( wow!)
hanno messo il tavolo in cucina.
bella che potessi immaginare.
e magari proveremo a contare
gli anelli dei suoi anni
(forse 250...).
guardarlo,
toccarlo,
odorarlo
come fa un bimbo
con i suoi giochi
il mattino di Natale.
il suo profumo
l'aria,
il cielo,
le nuvole,
il sussurro del tempo
posato
nel legno.
bravibravibravissimi ;)
RispondiEliminaGrazie!!!!!
EliminaChe meravigliaaaaaaa! Complimenti!
RispondiEliminaGio
Questi nodi nel legno sembrano occhi che ti guardano . Bellissimo
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