Dopo un inizio di primavera così sfolgorante,
con giornate calde e serene
aspettavo con trepidazione
le fioriture del mio giardino.
Ogni giorno di nuove,
la banksiae ,le rose cinesi,le spiree,
le clematidi e naturalmente i boccioli
pronti al loro momento di splendore
nell'aria quasi estiva.
Mai il giardino si era sentito più pronto,
ripulito a dovere,
messo in ordine
con potature e tagli d'erba
fatti con cura
dopo anni di quasi abbandono.
Ogni mattina una scoperta fuori dalla finestra.
In casa vasi e caraffe pronti per i mazzi
da spargere su tavoli
e comò.
Qualcosa di bello da custodire nei giorni
più lunghi.
Poi maggio ci ha messo lo zampino.
Tutto congelato
(nel vero senso della parola),
con grandinate la notte
e la neve vicina vicina
sulle colline più alte.
C'è di buono
che questo freddo
ha prolungato,
forse immobilizzato i germogli sui rami,
le corolle gialle e quelle rosa ed ancora le bianche sono in attesa
tra il verde intenso accarezzato dalla pioggia.
Dunque vado ad immergermi
nella "Tre giorni per il giardino"
a Masino,
dove tutto è già sbocciato,
trepidante di colori e profumi
e dove tutto vorrebbe diventare mio.
Che sofferenza posare gli occhi su meraviglie
in ogni angolo
ed uscire la sera con solo qualche borsa,
praticamente gli irrinunciabili:
i gelsomini per i balconi,
le piante grasse per Noah,
alcune varietà di Iris
e un rosmarino che parla spagnolo,
Majorca Pink,tanto per intenderci.
Credo che lì ci sia tutto l'auspicio
per un ritorno quanto mai subitaneo
del bel tempo.
In ultimo,
uno sguardo ad un maestoso cedro,
per non dimenticare il tavolo
ancora in garage
e via con gli ombrelli aperti.
Tanto fiorirà.
Che meraviglia!!!
RispondiEliminaChe meraviglia!!!
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