Passa ai contenuti principali

Il nuovo con un po' di vecchio


Quando l'ho visto,
anni fa,
era per terra
tra vecchie chiavi,
chincaglieria arrugginita,
oggetti comuni sporcati dal tempo.


Mi è piaciuto subito
ed è venuto a casa con me:
senza un preciso utilizzo.
Un cesto...
Dopo averlo lavato 
e tinteggiato di bianco,
è stato sistemato
in cerca di un uso.


Un cesto...
per il picnic...
per i vasi...
per arredare un angolo spoglio...
per dare un tocco di chiaro alla stanza...
Per anni è stato riempito
di rose dalle fattezze antiche,
di tessuto,
anch'esse in attesa
di diventare altro.


Poi accade che,
nell'anno appena trascorso,
si decida di usare
lane e filati
per riprendere in mano
qualcosa di dimenticato
e così
gomitoli e matasse si perdono 
sui divani e tra le sedie.


Finché lo vedo.
Adesso è pronto:
può diventare utile.
Un po' di tela di jouy
per accogliere i bianchi,
gli azzurri ed i grigi:
il cesto,
custode fidato
 dei miei prossimi progetti.


Il nuovo 
 si appoggia al vecchio
ed 
insieme
si trasformano.


Non mi resta 
che trovare
nuovi usi per le rose
sfrattate.


I propositi del 2015:
una manciata.


Il primo ,
già terminato,
è uno scaldacollo 
per Benedetta:
dieci Granny di lana grossa,
uniti in un abbraccio tondo,
per questi giorni freddi.


E gli altri?
Li sto scrivendo.



Commenti

  1. Li aspettiamo ... :-) Auguri!
    Cristina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Auguri anche a te.alla tua famiglia.alle tue deliziose ragaze! Spero a presto! E

      Elimina
  2. Buon anno e buoni propositi, Lorenza!
    Mi sembra sia cominciato bene e di buona lena!
    Il cesto è delizioso! sei stata bravissima e lungimirante nel vederci qualcosa di utile oltre che bello!
    Un abbraccio
    Titty

    RispondiElimina
  3. Ottimi propositi come ottimi sono stati gli usi del vecchio cesto che ha contenuto i momenti quotidiani di ottimi propositi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie!!Le tue parole parole mi danno forza per continuare sulla via degli ottimi propositi!
      Un abbraccio

      Elimina
  4. ho due coperte fatte proprio con quei quadrotti all'uncinetto caldissime, le ha fatte a suo tempo la bisnonna.. sai che ho intenzione di riprendere anch'io? e di regalare alle mie figlie una copertina cosi:))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero,questa idea contagia :la stessa cosa che è successa a me!Felice d'averti ispirata!
      Un abbraccio

      Elimina
  5. En arribar a aquest dia, no puc deixar de pensar en la infantesa, aquells moments plens de màgia, que tots hem viscut en la nostra infància

    Feliç Nit de Reis ♕ ♕ ♕

    ✿•*¨`*•. (¯`v´¯) (¯`v´¯) .•*¨`*•✿
    . . . ✿•*¨`*•.¸(¯`v´¯)¸.•´*¨`*•✿ . . .
    ……...…♥ •.¸.•´♥……………
    Elracodeldetall.blogspot.com (^‿^)✿ petons

    RispondiElimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.