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Chandelier


Mia madre lo aveva in camera da letto.
In primavera lo puliva 
mettendoci sotto un ombrello aperto:
le gocce cadevano tra le sue mani frettolose 
ed io immaginavo la pioggia al rovescio.


Mi piaceva stare a guardarlo 
quando ero ammessa nel lettone.


Riempiva la stanza di mille frammenti di luce
ed io fantasticavo di pietre preziose
e gemme 
da raccogliere in cesti
per rendere felici
anche i pomeriggi
più uggiosi.


Già allora sapevo costruire storie
seguendo i contorni
e le sfacettature
di quelle gocce di vetro
 o di cristallo,
non so.


Poi è arrivato il tavolo tronco in cucina 
ed io non ho immaginato altro lampadario
che questo:
cristallo,ottone,gocce,magari un po' vecchio
da sentirne la storia.

Non tutti in famiglia erano d'accordo:
forse sa di vecchio,
poi noi abbiamo i soffitti bassi 
e  magari ci tocca la testa,
inoltre è sicuramente costoso
e in definitiva:
"Dove lo trovi?"


Eppure io volevo stare sotto la sua luce,
e condurre
la vita,
quella preziosa ed intima che si svolge in cucina.

E' partita la ricerca.

Non è stato facile:
od erano troppo grandi,tipo cattedrale,
o esagerati nei costi,
o nuovi con le gocce di plastica (???).
Non mi sono stancata di vagare nei mercatini
o sul web (subito.it)
nella speranza di incontrare il Mio lampadario.


Così è stato:
un pomeriggio caldo di agosto
io e il maritino tuttofare
siamo andati fino a Torino 
e lui è venuto a casa con noi:
con il suo carico
 di cristallo,
di ottone massiccio,
pesante di tempo e di fatti.


Ho cominciato subito 
a tessere le mie giornate
in sua compagnia:
oggi marmellata di mele e zenzero,
domani la ghirlanda di ortensie Annabelle.


Tra una cosa e l'altra
c'è stato il tempo per i compiti di un figlio,
le letture a Noah,
i saluti al ragazzo americano,
i pranzi,
le cene...


Ora mi procurerò l'ombrello
che a casa mia 
è sufficientemente introvabile
proverò nuovamente
ad intessere avventure...


Chissà quante ne ha viste.

Commenti

  1. Ricordi e nostalgia che diventano sogno, sogno che diventa realtà!
    Che tenerezza!
    Ciao Lorenza

    RispondiElimina
  2. Che bel post Lorenza, le foto, la storia del lampadario, il tavolo tronco, la ghirlanda...
    Complimenti!
    Maris

    RispondiElimina
  3. ti leggo sempre molto volentieri, sei tanto brava e immagino con te tutta l'atmosfera che descrivi così bene. Un grande abbraccio Lory

    RispondiElimina

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