Tutto è cominciato da una mia vicina di casa
che mi ha chiesto come mai il mio pero
avesse i fiori gialli.
Così ho alzato lo sguardo
e la sua opulenza
mi ha preso alla sprovvista.
Mai la mia Banksiae Lutea
ha avuto una fioritura
così generosa.
Ormai ha raggiunto la cima dell'albero,
lo abbraccia
in sottili trine
che ricadono ai lati;
spunta tra il fogliame scuro del pero;
pende nel vento;
profuma leggermente l'aria intorno;
è lo sfondo perfetto
per ogni altra fioritura.
Un inverno
per lo più mite,
un marzo caldo
e molto soleggiato,
giorni freschi la notte
e caldi di giorno
ed ecco il risultato.
Me ne starei tutto il giorno
a vagare tra i suoi rami
privi di spine,
a gustarmi appieno il suo giallo brillante
e la luce che emana
contro il cielo carico di blu.
In realtà ho potuto farlo abbastanza
usufruendo delle vacanze pasquali:
mai il mio giardino
è parso tanto ordinato
con le fioriture
che si preannunciano
lente
sui boccioli di rosa,
sui rami delle Spiree,
nei colori accesi delle peonie.
Credo di adorare questo tempo
e provo a portarmelo appresso
quando sono in casa
o tra i banchi in classe:
ogni tanto
rammento un profumo,
il ronzio dell'ape in aria,
il colore cangiante della rosa Mutabilis
e
anche un momento difficile
assume una prospettiva nuova.
"Tanto poi esco e
salgo a perdermi
tra le corolle!".
Altra cosa
è sedersi sul terrazzo
su qualcosa di nuovo
che è apparso
attorno al tavolo,
quello che ancora
ha una storia interrotta
in garage.
Racconterò...
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