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Insieme Raccontiamo 18



Come altre volte, voglio partecipare al gioco indetto da Patricia del blog Myrtilla's house.
Provo a continuare il suo incipit,mi prendo una pausa dal giardino,dagli affari di casa o scuola che mi inseguono e vedo se riesco a starmene in pace,con la mente nelle parole,nelle storie.
Accendo Battisti e parto...

Credits

Battisti nelle cuffiette cantava “c’è un treno che parte alle 7,40...”
Forse non erano proprio le 7,40 però il treno era lì, fermo come un cannibale vorace pronto a inghiottire chiunque gli si avvicinasse troppo. Pauroso, eppure invitante.
Doveva smettere di guardarlo e prendere una decisione. Salire o no?

Credits
Non che avesse molte alternative.
Tutti si aspettavano che salisse.
Era un'occasione unica.
Lo dicevano con forza i suoi genitori.
Lo ripeteva il ragazzo molto felice per lei.
Per non parlare delle amiche di scuola,quelle  che avrebbero voluto essere al suo posto.
"Al giorno d'oggi,con tanti che un' occupazione se la sognano,ti ritrovi l'impiego sicuro,il lavoro per la vita!"
Come un mantra se lo ripeteva.
E poi non era neanche lontano.
Poteva tornare a casa tutte le sere.
Il lavoro adatto per una ragazza che vuol mettere su famiglia.
Un bel ufficio in centro,le mansioni di una segretaria,magari la possibilità di fare anche un po' di carriera,di trovare amicizie di città:poco importa se la laurea conseguita i mesi prima non venisse presa in considerazione.
"Potremo sposarci,cercare casa e vivere felici e contenti".
In quel fumoso mattino,freddo di nebbia non le pareva così allettante il futuro fiabesco che partiva alle 7:40 dal binario 8.
Binario 8?
Con un balzo si tolse le cuffie e si mise a guardare meglio il tabellone lontano che pareva vivo :i numeri e le parole  ruotavano con l'incalzare del tempo.
Non mi dire.
Aveva sbagliato binario,questo non era il suo treno.
Doveva sbrigarsi,mancavano solo  pochi minuti .
Eppure le gambe si fecero di piombo.
La canzone era quasi finita,come il tempo delle scelte.
"Presto vai,fai presto...".
I suoi occhi si soffermarono un secondo di troppo sul vagone che aveva di fronte.
Immediatamente si immerse in paesaggi luminosi,in arie diverse,in lingue sconosciute ed abbracci ancora da scoprire.

Credits
Avrebbero capito.
Non subito però.
Ma questo non fermò i suoi passi.

Commenti

  1. Bellissimo Lorenza! Si respira aria di libertà e ogni tanto fa solo bene!
    Grazie! Bacio e e buona settimana

    RispondiElimina
  2. Bello Lorenza e attuale. Ci sono un sacco di giovani che si ritrovano in quella situazione, e una visione positiva è proprio quella che ci vuole :)
    Ciao
    Marina

    RispondiElimina

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