L'occasione porta sempre
nuove idee.
Certo è
che
se nell'elenco
degli incarichi
a scuola,
aggiungi la voce giardiniere,
la classe intera
si aspetta di avere un giardino
o alla meno peggio,
piccoli vasi da accudire
durante l'anno.
Ed è allora che si diventa
cacciatore di talee.
Si cerca una pianta facile,
abbastanza d'effetto
a dilettare gli occhi,
a crescita veloce,
che di pazienza
se ne ha poca,
da portare un giorno a casa
come regalo prezioso.
Si parte in battuta.
Prima nei miei vasi,
abbondante tra altre piante,
in varietà tra il peloso
e il
variegato,
poi sui muretti
o davanzali del paese:
non esiste nonna
che non ne possieda
almeno un tralcio.
Si parla
di erba miseria,
si scrive a scuola,
Tredescantia.
Magari
si può aggiungere un po' di rosmarino
e rischiare con l'elicriso:
tanto per profumare l'aria
od ingentilire le finestre.
Tante etichette
rendono il giardino in vaso
mio e tuo.
Ora si aspetta.
Acqua e sole
faranno il resto.
Uno sguardo ,
lanciato alla fila verde,
darà un nuovo senso
alle letture,
dettati,
poesie di ogni giorno.
E poi loro sono vive come noi.
Dicono.
Si spera.
Penso.
Oh si lo sono certamente! Un abbraccio
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RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaUn abbraccio
Palavras gentis podem ser curtas e fáceis de falar, mas seus ecos são
RispondiEliminaverdadeiramente infinitos.
(Madre Tereza de Calcutá)
Amo suas postagens cheias de criatividade, parabéns!
Um abençoado inicio de semana!!!!
Beijos Marie.