Passa ai contenuti principali

Una borsa elegante all'uncinetto


A volte le giornate scorrono talmente veloci
che ti ritrovi  al venerdì con molte cose ancora da sistemare,
da organizzare,da riordinare.


Breve storia triste di una mamma,maestra,nonna,
eventualmente giardiniera o magari una patita per il fatto a mano 
che proprio non sa organizzarsi.


Dunque è qui che si perde tempo.

Se poi ti dedichi anche alle relazioni umane,
tipo coccole al nipote,
chiacchiere col figlio appena arrivato da scuola,
torta per il maritino ,
telefonata serale alla mamma che ti racconta i suoi acciacchi e la noia di diventar anziani (aiuto!),
attività preparate per ore per far sì che i ragazzi in classe si divertano 
e poi anche imparino...

Allora sì che la settimana vola.


Dopo questo raccontiamo la storia della borsa elegante che ho realizzato per la figlia.

Ho comprato l'occorrente ad uno stand di Manualmente a Torino
 alcune settimane fa e poi ci ho provato.


In pratica ho seguito le istruzioni dettagliate che mi aveva fornito l'espositrice 
e non ricordando sempre ,
ho improvvisato:
il tutto però è risultato più facile del previsto e stavolta ho disfatto poche volte.


Utilizzando questo meraviglioso inserto "damascato" fornito di fori tutt'intorno ,ci ho lavorato un bordo con il cordino color avio scelto dalla figlia.

Sulla patella dopo due giri di maglia bassa ho effettuato un giro semplice a "festoni" per renderla più elegante:
una maglia bassa ,una maglia alta,una maglia bassa nel punto sottostante e poi nella maglia seguente un punto bassissimo.

A parte avevo fatto i due pezzi laterali a maglia bassa delle dimensioni adatte alla striscia centrale:
5x15 cm.


Ho unito tutte le due parti con un giro a maglia bassissima, perché io non so cucire....(!)

Infine ho montato la chiusura (non facile),gli agganci laterali e la catena della lunghezza desiderata.

Et voilà,
qualcosa è stato fatto,
qualcosa di nuovo
che la ragazza indosserà di certo la sera.

Che il fine settimana cominci...
e che la prossima vada meglio:
ho tante idee in testa
e credo che questo sarà un problema.


Eventuali consigli sono bene accetti.

Commenti

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.