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Il maglione


Credo che ogni stagione
possa raccontarci qualcosa di speciale;
possa accordarsi con il nostro cuore
che per sua natura
è mutevole.


Credo che si possa sorridere 
anche di fronte ad un giorno pieno,pieno;
sia pure per un attimo,
il tempo di scorrazzare tra i filari
di un vigneto.


Credo  che sia arrivato il momento
di indossare maglioni,
e che quelli più semplici 
siano i migliori.


Credo poi che il web 
sia una risorsa indicibile
di spunti per chi vuole usare 
l'uncinetto
ed una lana grossa,morbida e cangiante.


Se le istruzioni sono esclusivamente in inglese,
si prova,
si sbaglia,
si interpreta,
e alla fine si riesce,
o quasi.


Praticamente va realizzato un grande rettangolo
senza aumenti o diminuzioni,
lavorando giri a maglia alta,
maglia alta incrociata,
maglia bassa.(qui)
(Thanks Jess !)


Si cuciono due lati ,
si aggiungono le maniche,
il collo,
le tasche
e voilà 
il maglione oversize,
in cui affondare dentro
nei giorni freddi,
è finito.


Anche qui non si contano le sere passate
a disfare,
ad interpretare l'inglese,
a centellinare la lana 
che pare mancare sul più bello,
a smarrire tra le pieghe del divano,
uncinetto,ago
e forbici...


 Credo che si cominci lentamente,
ad imparare,
ad accettarci come siamo
ed ogni frenata,
ogni sbaglio,
sia il segno
di essere sulla strada giusta.


Poi vuoi mettere
stare sotto il sole,
in un vigneto
con il ragazzo grande come fotografo
che ride più di te.


Ci vuole una torta per festeggiare.

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