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La Sacra di San Michele


L'abbazia nasce tra il 938 e 937 d.C.


Arrivare lassù in cima è già un viaggio.


La vedi sorgere tra i boschi,
pericolosamente esposta 
ai venti 
e alla vertigine dell'altezza.


Conosce un periodo di straordinaria ricchezza nel sec. XII:
luogo d'ospitalità per  i pellegrini di tutta Europa.


Ancora si sale,
in scalinate ripide,
perché si deve conquistare la vetta
per vedere la luce:
chissà che visione,
all'alba,
tra le nuvole e i vetri istoriati.


Per varie difficoltà la vita monastica viene sospesa nel 1622
e l'abbazia cada in abbandono.


Ci si siede comodi tra i banchi
con  i canti gregoriani
che si spargono
tra le pietre.
Ci pare un tempo sospeso,
facile e silenzioso,
vissuto da altri
in tempi remoti:
monaci ed affreschi
ad indicare il senso di tutto.


Nel 1836 viene affidata ai sacerdoti rosminiani
che la custodiscono tuttora:
è il simbolo del Piemonte.


Dal terrazzo,
 conquistato sopra gli archi gotici
e i portali romanici,
si respira:
vento da Nord,
bianco di neve,
montagne a contorno.


Stiamo bene.


Le rovine del Monastero nuovo (sec.XII-XIV)
contengono,isolata,
la Torre della Bell'Alda.


La storia,
la leggenda
 di questa lontana fanciulla,
affascina i piccoli,
si racconta qui
tra l'erba
e l'immaginare
a concludere una domenica 
solo per noi.


Direi che ci voleva.


E la Bell'Alda...


Commenti

  1. Immagini stupende, scatti fatti con amore e passione, panorami meravigliosi, una camminata indimenticabile!
    Un abbraccio da Beatris

    RispondiElimina
  2. Grazie del bel reportage!
    Ciao Lieta

    RispondiElimina

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