Passa ai contenuti principali

La Top Ten della Felicità


L'altro giorno in classe stavo parlando delle emozioni,
di come descriverle ed inserirle in un testo scritto:
la paura,la rabbia,la tristezza,la felicità...


Avevo l'attenzione di tutti
e un mare di mani alzate per raccontare.


Alla fine  abbiamo deciso di compilare
una TOP TEN della felicità:
un elenco delle 10 cose,persone,fatti che ci rendono felici.


Sembrava facile,
anche per me che  ho compilato la lista 
assieme a loro.


Ed ecco la magia,
quella che spesso
accade tra le file dei banchi,
nel vociare diffuso 
di un'aula.


Lentamente l'emozione ci travolgeva:
alcuni ragazzi non riuscivano a scrivere,
cominciavano a piangere,
altri ancora non volevano leggere ad alta voce
il loro elenco,
arrossivano,
ridevano,
sussurravano,
i pensieri,
i ricordi,
le parole si piegavano ai nostri cuori.


Ebbene,
nel momento della condivisione,
scelta liberamente da tutti,
ci siamo accorti
che nessuno aveva messo nell'elenco
delle cose.


Cioè questi ragazzini ,
che paiono desiderare l'ultimo modello dell'Xbox,
la Playstation 5 o già il telefonino,
attratti dalla televisione,
dai calciatori famosi,
dal tablet rubato ai genitori,
hanno scritto parole preziose ,
capaci di far brillare gli occhi.


Un gelato con il nonno,
lo sguardo felice della mamma in cucina,
la sera sul divano con il cagnolino,
la passeggiata con il papà in cerca di funghi,
il viaggio in auto con la musica a tutto volume,
la sera prima della gita di classe,
la neve in una sera di dicembre,
il mare sullo sfondo tra le curve dell'autostrada,
un gioco in giardino,
la pizza con i cugini...

Per giorni i loro pensieri mi hanno seguita.

"Ragazzi,ho capito,
sapete che vi voglio bene."

Ecco la mia Top Ten:

10  Poter trascorrere la sera con l'uncinetto tra le dita
9  Arrivare da scuola e trovare un piatto di pasta preparato per me
8 Andare nel bosco in qualunque stagione
7 Preparare un buon pranzo per chi amo,siano italiani,siano americani
6 Essere la prima a vedere il mare all'orizzonte
5 Ascoltare la neve che cade soffice nel prato
4 Camminare parlando parlando con la mia migliore amica
3 Sentire il vento sul Cap d'Antibes in compagnia del maritino
2 Il mattino di Natale ricordare i nonni ed abbracciare ancora i miei genitori
1 Maria Sole,Benedetta,Lorenzo,Tommaso,Noah

Quale è la vostra?




Commenti

  1. La famiglia riunita a tavola (la figlia non è in America ma vive fuori casa)
    La sua telefonata per raccontarci le cose importanti
    Andare a passeggio con lei
    Un'uscita da sola col marito
    Chiedere ai miei familiari come stanno e sentire rispondere bene col sorriso sincero
    Uscire in cortile e venir investita da Papaya che tra leccatine e coccole mi dimostra il suo amore
    Accarezzare i miei gatti e sentirli ronfare di piacere.

    Forse non sono dieci, Lorenza ma mi accontento :)
    Ciaooo

    RispondiElimina
  2. Una riconciliazione famigliare tanto attesa,
    la pizza preparata da mio marito il sabato sera
    una cena o un pranzo con tutti i figli e le adorate nipotine (Cosa davvero diventata rara)
    raggiungere un rifugio montano dopo una bella camminata
    un pomeriggio alla SPA
    creare qualcosa con il riciclo
    leggere un buon libro davanti al camino sorseggiando una cioccolata calda
    le fusa della mia gatta Nina
    salire sulla bilancia e vedere una perdita (anche pur piccola)di peso
    Guardare le fotografie dei miei figli da piccoli.

    Quasi tutte queste cose sono a costo zero ....dipende da noi saperle creare.
    Buonanotte Lorenza
    Gio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene, abbiamo la felicità alla nostra portata. .. Grazie cara

      Elimina
  3. Riuscire a pranzare e cenare sempre tutti insieme, guardare gli occhi dei miei figli che brillano quando mi raccontano qualcosa, infilarmi la sera nel letto accanto a mio marito, andare nel mio orto in qualsiasi stagione, cucinare dolci, raccogliere la frutta dagli alberi, parlare con le mie sorelle, progettare e a volte solo sognare viaggi, guardare i miei figli crescere.e riuscire ad invecchiare serenamente... Bella questa riflessione grazie, Valentina

    RispondiElimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.