Passa ai contenuti principali

Di colore e di altre storie


Si intende giorni pieni,come piacciono a me.

Di colore certo,
perché sono ancora alle prese con il 
progetto "dicuscininevogliotanti".


Adoro girare per il web
alla ricerca di modelli diversi:
proviamo le  righe,


poi grandi granny quadrati
oppure tondi,
magari anche il punto a zigzag,


sempre alternando i colori,
con il cotone brillante
che fa tanto estate.


So già che poi passerò alla lana,
variando gli schemi,
magari fiori o cuori o chissà.


Tra un cuscino e l'altro
si è infilato anche un lavoro boho chic,


un piccolo
(forse troppo...)


 top dai colori del mare
o del cielo,
quando sei lassù ,in montagna.


Non è stato facile,
stavo quasi per gettare la spugna,
poi ho proseguito
e l'ho terminato.


Come certe camminate
 su sentieri che mi paiono
troppo ripidi,
poi passo dopo passo,
anche io,
riesco a raggiungere la cima
e gioire
per i limiti che credevo di avere.


Poi tra cielo e nuvole
trovo che i miei pensieri
allargano il respiro:
mi piace stare in silenzio


per condividere con il vento 
e le altezze 
tutti i miei dubbi,
i casini delle giornate
i saluti che dovrò fare,
speriamo senza piangere.


Quando torno a valle,
nel viaggio,
con la fatica del corpo
e il profumo del sole sulla pelle,
mi pare di vederci più chiaro,
di essere in pace con ciò che mi circonda.

Dunque  sempre voglio tornare sui monti.


Chissà che 
da tutto ciò,
non arrivi qualcosa di nuovo.
Al di là di una partenza per l'America,
ci sta una scelta di vita che mi rende orgogliosa,
ci stanno gli altri figli
in cerca di un bel posto per stare al mondo,
ci sta l'abbraccio del piccolo
che ripete.
 "Mi leggi ancora una volta la storia del lupo e i 7 capretti?",
ci stanno i miei 86.400 secondi
che oggi mi pare di non aver sprecato.

Adesso capisco anche bene






Commenti

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l...

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass...

Il Cammino dei Re Magi

C'era una volta un gruppo di amici. Erano dei Re ed avevano molteplici incombenze: consigli da elargire, direttive da annunciare, cerimonie da presiedere. Nonostante questo,la loro inclinazione profonda era ben un'altra. Mai completamente appagati, erano sempre pronti ad alzare lo sguardo, a porsi delle domande e a partire. Dunque erano spesso in cammino. Insieme discorrevano,osservavano,riflettevano od anche stavano in silenzio lasciando che i passi parlassero in loro vece. Ciò non stupiva nessuno. Erano Magi, tipi insoliti,decisamente inquieti, studiosi del mondo e del suo divenire. Poi accadde quella volta. Erano in un deserto spazzato dal vento del Sud, in una notte silenziosa e la videro: la stella più lucente mai sorta proprio sull'orlo dell'orizzonte. Così decisero. Dal momento che erano Re non vi  fu nulla da dire. Partirono. Fu un viaggio lungo,pieno di difficoltà. Attraversarono lande desolate, boschi fitti, rocce infinite di tempi antichi, sabbie roventi, alt...