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Monet in classe

Post diverso,
nato tra i banchi.


"La bellezza non è che
 il disvelamento di una tenebra caduta 
e della luce che ne è venuta fuori."
Alda Merini

Come restare insensibili,
quando la luminosità
di questo quadro
ti folgora,
riempie la sala
dove è esposto,
lo schermo del computer
se ti ci imbatti
una sera,
l'intera parete a scuola
quando apri la lavagna interattiva.


Oggi
si sta con Monet
e precisamente 
con "La gazza"
del 1868/1869.


Come è bello guidare
i piccoli,
anche i più difficili,
alla scoperta
dei dettagli,
le pennellate,


i colori,
in alto il cielo,
il fondo nebbioso laggiù,


le case silenziose
e soprattutto
la gazza protagonista.


Il cancello 
su cui si è posata,
così squisitamente
improvvisato,
cattura gli sguardi,
un pentagramma
da cui parte
il bello 
di questa giornata
di seconda.


Poi,
provo
a farli raccontare.
Immaginiamo
di entrare nella 
tela


guardare
tra fiocchi
e spiragli di sole
noi seduti 
con la matita in mano.

Non facile.


Tutti siamo la gazza
in un mattino d'inverno.

Insieme
costruiamo
la piccola storia
che più di cento anni fa
può aver volato
sui tetti,
sui rami curvi,
oltre una tavolozza
ferma nel freddo.

PERSONAGGIO:la gazza
TEMPO:forse un mattino d'inverno
LUOGO:un villaggio di campagna
CHE COSA SUCCEDE:si crea la bellezza
COME SI PROCEDE:loro mi dicono,io scrivo.

LA GAZZA E MONET

Stamattina,all'alba,mi sono svegliata
e ho visto la neve.
Fa molto freddo ,br,br.
I tetti sono bianchi
e io non so dove posarmi.
Anche gli alberi sono innevati.
Ho fatto un giro di qua
e un giro di là,
ma non trovo
nessun posto
per riposare 
la mie ali stanche.
All'improvviso
spunta
un po' di sole,
 io vedo un cancello
e mi fermo lì.
Esce un uomo
nella neve,
ma non fa paura.
Si ferma davanti a me
e inizia ad usare
cose che ha portato con sé.
Muove le mani,
mi fissa.
Io sto ancora un po' 
ferma
e poi volo via 
nel cielo grigio-bianco.
Anche l'uomo,
dopo un po',
se ne va.
Chissà che cosa avrà fatto?
Però canticchia,
ed è un bel segno.


Molto soddisfatti,
(anche i difficili),
si torna nei banchi al caldo
e si decide
di incorniciare
il momento
vissuto insieme.

Quale miglior modo
di salutare l'inverno!


Che poi sia la volta buona.


L'ulivo aspetta.


In realtà,
ora che l'ho scritto,
non è poi così diverso.






Commenti

  1. Ed è uno di quei momenti che resterà nel cuore di ogni bambino per tutta la vita.
    Emanuela

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. "Ontem foi embora.Amanhã ainda não veio. Temos somente hoje, comecemos!!!Qualquer ato
    de amor, por menor que seja, é um trabalho pela paz" (Madre Teresa de Calcutá)
    Fico sempre feliz com sua doce presença lá no meu cantinho! Obrigada!

    Um grande abraço querida, Marie.

    RispondiElimina

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