Questa volta
è nata fuori.
Mentre stavo potando l'ulivo
o almeno ci stavo provando,
arrampicandomi tra le fronde
troppo fitte,
ho avuto l'idea.
Una ghirlanda che potevo
costruire lì,
tra i rami accumulati
a terra
e il profumo della mimosa
sulla collina.
Sono riuscita a far tenere l'intreccio
con il solo aiuto di un piccolo spago,
niente colla a caldo.
Tra l'altro,
maneggiando i rametti flessuosi
dell'ulivo,
mi sono accorta dell'aroma
che si sprigiona
dal legno
e dalle foglie.
A sera lo sentivo
ancora sulle mani
e nei capelli.
Quando mi è parsa equilibrata,
non perfetta
ed anche un po' spettinata,
come si conviene
in un giorno di vento,
l'ho portata in casa.
Qui ho aggiunto in alto
un fiocco di tulle,
leggero
come le sue foglie d'argento,
elegante,
per accordarsi
alla semplice bellezza
della natura.
E' stato facile ,
poi,
pensare che sulla porta
poteva annunciare la Pasqua:
con qualche ovetto dipinto
e una catena
di piccole galline
di legno.
Ancora una volta,
mi pare che le ispirazioni migliori
ce le fornisca
il giardino,
l'incolto,
il prato tra le case,
quell'albero nodoso,
il silenzio
tra arbusti e rami.
Ora sa ne sta
davanti a cumuli di neve,
speranzosa del sole
che comunque,
prima della festa,
dovrà arrivare.
Io,quest'anno,
andrò a cercarlo lontano,
anzi,lontanissimo!
Poi racconterò.
Today spring seems far away.
It's snowing a lot,
but my olive
tree wreath
reminds me
of the spring
and Easter!
Instead
I'm going
to a place
where
it's
always summer!
Lorenza... Adoro l'ulivo! Che bella idea. Un abbraccio
RispondiEliminaSempre belli i tuoi racconti di vita!!Buone cose cara amica ,Anto
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