Passa ai contenuti principali

Maggio: crochet hanging


Ed ecco che maggio è quasi finito.
Eppure non vedevo l'ora che arrivasse.
Lo considero da sempre un mese delizioso,
colmo di bellezze e di novità:
la fioritura delle rose in giardino,
il tepore delle sere che si allungano,
il canto degli uccellini al mattino presto,
la chiusura di tanti progetti a scuola,
la marmellata di fragole e il suo profumo,
i pranzi all'aperto...


Mi pare che qualcosa mi sia sfuggito.
Nell'ansia di terminare le tante cose che mi circondano,
mi sono persa i giorni.
Ho corso senza vedere.


Forse è anche perché è stato un mese di nuvole e temporali con poco,
pochissimo sole
e poi un alone di tristezza
mi ha avvolta da quando ho saputo che il figlio americano
non sarebbe tornato in queste vacanze estive!


Comunque ho deciso di riprendere fiato
e negli ultimi giorni ho realizzato all'uncinetto
un pannello con il punto a zig zag da appendere al muro o alla porta.


Ho usato il cotone  che mi aveva regalato la figlia
per la festa della mamma.


Un progetto veloce e d'effetto
anche se i fiorellini aggiunti
dovrebbero delineare la parola home 
ed invece sembrano sparsi con effetto cespuglio.
Forse è così che mi sento.


Vediamo se riesco a tenere tra le dita
questi ultimi giorni di maggio:
prometto di scrivere di più
e raccontare di un concerto con i bimbi che mi preoccupa
e del flash mob
di fine anno che mi sta divertendo un sacco.




Commenti

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.