Passa ai contenuti principali

Estate:questo è il giorno


Quando ero piccola,durante le estati più calde e solitarie, 
andavo a comprarmi il ghiacciolo al bar dell'angolo,
sempre rigorosamente alla menta.



Il suo piacere dissetante era la mia delizia d'infanzia.


Forse è per questo che alcuni anni fa
 ho messo a dimora nel mio giardino 
alcune piante di menta,
non sapendo che fosse così invadente,
capace di infilarsi ovunque tra rose e cespugli.



Il suo profumo però batte ogni altro:
basta passare lì innanzi,sfiorarla,prenderne un pezzetto 
per riempire l'aria di fresco 
e a ricordare a tutti che l'estate è arrivata.



L'altro giorno ,seguendo le richieste di mia figlia,
alla ricerca di una bevanda dissetante tutta homemade,
ho provato a fare lo sciroppo di menta
 seguendo questa semplice ricetta.



L'ho raccolta,tritata nel bimby con una parte di zucchero,
ho sciolto il resto nell'acqua,aggiunto la menta ridotta a poltiglia
 e l'ho fatta riposare una notte in frigo.




L'indomani ho filtrato lo sciroppo e voilà era pronto da bere.




Il colore e il profumo sono intensissimi e tutti in casa hanno gradito.



"Sa di foglie nonna!"



Nella sua perspicacia Noah ha capito 
che  l'aggiunta di una scorza di limone 
mitigava un po' il suo gusto forte:
la prossima volta provvederò,
tanto la materia prima è in continua espansione.



Poi la sera,quando la temperatura si è fatta più accettabile,
mi sono immersa nel campo di grano che si distende appena fuori del mio paese:
una meraviglia di colore,movimento,essenza ,
da non smettere di guardarlo,ancora caldo e secco di sole.


In un attimo ho deciso:un mazzo di piccole spighe,quelle sul ciglio,
 è venuto a casa con me nel cesto della bici.



Mi pareva d'essere più leggera,avevo il mio tesoro,un abbraccio d'estate a portata di mano.



Ancora non so perché queste piccole cose,all'apparenza insignificanti 
mi riportino indietro nel tempo 
e aggiungano felicità ad un giorno.



Comunque,senza addentrarmi troppo nei  pensieri,
ho provato a casa a realizzare una ghirlanda di grano.

Preso l'intreccio grezzo di betulla,
ho aggiunto le spighe a mazzetti  seguendo due direzioni opposte
  e partendo dall'alto,
dal fiocco rosso come il tramonto tardivo di questi giorni.

Ho dovuto lavorare parecchio ed infilare il grano tra gli spazi vuoti,
fissandolo con la colla a caldo 
fintanto che la corona mi è parsa armonica .
Mancava qualcosa.
Perché non  mettere dei  papaveri?


Tra le varie opzioni ho scelto di realizzarli con l'uncinetto 
seguendo queste semplici istruzioni.



Terminati in poco tempo,li ho sparsi sulla ghirlanda 
seguendo il caso come fanno i papaveri lungo le strade.


Adesso sì che è estate.

Questo è il giorno.





Commenti

  1. Nonamo il gusto della menta ma ne adoro il profumo. Ce l'ho anch'io e quando esco ci immergo le mani.
    Bella la ghirlanda!

    RispondiElimina
  2. Nonamo il gusto della menta ma ne adoro il profumo. Ce l'ho anch'io e quando esco ci immergo le mani.
    Bella la ghirlanda!

    RispondiElimina
  3. Adoro il profumo di menta!
    Bellissima la tua ghirlanda estiva, fantasia e creatività non ti mancano, i miei complimenti!
    Un abbraccio e buona giornata da Beatris

    RispondiElimina
  4. Bellissimo il tuo giorno... e la tua ghirlanda è proprio deliziosa! complimenti

    RispondiElimina

Posta un commento

Non inserire link cliccabili altrimenti il commento verrà eliminato. Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via email di nuovi commenti al post.

Post popolari in questo blog

E Malama:Canto di guarigione per la madre Terra

 Mi sono svegliata presto. Credits Prevedo la classica giornata di una maestra  che va a scuola a preparare l'aula ed i primi lavori dei bimbi. Mi incanto a guardare il sorgere del sole, per un attimo mollo i pensieri,il da farsi,il consueto,la velocità e scrivo ad un'amica: "Oggi necessito di una spiaggia con davanti il mare,semmai pure l'oceano." Ed è così che nasce il canto da proporre lunedì agli alunni,di certo più storditi di me. Credits Canto di guarigione per la madre Terra,così si chiama: E Malama .( Testo ) Lo eseguono gli hawaiani  davanti alle onde. L'ho imparato al Workshop di canto corale a cui ho partecipato,da un Maestro dal talento incredibile  Yoshihisa Matthias Kinoshita . Credits Il mio ragazzo ha accettato di seguirmi in questa idea  e mi ha accompagnato alla chitarra,lui che suona il violino. Voglio cominciare con calma,lunedì, a piedi scalzi sull'erba del prato che circonda l

Mio nonno era un ciliegio

Non una palma. In realtà ci è voluta una settimana per metabolizzare questo ritorno dopo le vacanze di Natale. La partenza di un figlio, gli impegni a scuola, il gelo sulle strade, la confusione della casa abbandonata a se stessa, nuovamente... Diciamo tempi duri anche per il barattolo della felicità! In più noi docenti abbiamo dovuto affrontare il tema del lutto in classe, venendo a mancare un bambino afflitto da gravi patologie. Dunque, un pomeriggio ho vagato nei ricordi, nei libri, sul web  e finalmente mi è parso d'aver trovato una via,un senso, per raccontare ai bambini questo distacco con lievità. Credits Mio nonno era un ciliegio Quando avevo quattro anni, avevo quattro nonni: due nonni di città e due nonni di campagna. Quelli di città si chiamavano Luigi e Antonietta e assomigliavano spiccicati a tutta la gente di città. Quelli di campagna si chiamavano Ottaviano e Teodolinda e non ass

I Cacciatori nella Neve:raccontare un dipinto

Tutto comincia da un quadro e da cosa può raccontare.   (Un consiglio,fate partire la musica.)   L'atmosfera,i colori,la ricchezza dei particolari,i personaggi,il silenzio,la fatica dei passi sul declivio,i pensieri,il fascino,il mistero,la fiaba,la malinconia,il passato,la magia,i villaggi,le case,le montagne,il cielo,la luce...tutto davanti ai nostri occhi,ingrandito sullo schermo della lavagna interattiva ,un mattino di febbraio e gli alunni,attenti,seduti tra i banchi. Adoro questi momenti. L'arte di Bruegel stamattina si fa prossima. Diventa un mezzo per crescere,per immaginare,per raccontare,per meravigliarci,per amare qualcuno che molto tempo fa ha incastonato alberi e persone e cielo e montagne in un abbraccio di ghiaccio. Questo è febbraio,dicono i ragazzi. Lo osservano,anzi vogliono i tablet ,i miei nativi digitali ,per ingrandire e vedere cosa vi è altre il vicino,il mostrato ed anche io imparo,scopro e scrivo. Assieme annotiamo tutto.